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Terni

L’antica Interamna Nahartium ("terra tra due fiumi", cioè il Nera ed il Serra), fu la patria dell'imperatore Marco Claudio Tacito e dello scrittore Cornelio Tacito nonchè di altri importanti personaggi del passato. Dopo la metà del XIX secolo, Terni fu partecipe di quella rivoluzione industriale che le valse l'appellativo di "Manchester italiana” Il suo assetto attuale, soprattutto a causa dei pesanti bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale,è prevalentemente moderno e dinamico. Nonostante questo, Terni conserva parte del suo centro antico ed alcuni notevoli monumenti. Tra questi ricordiamo in particolare la chiesa di San Francesco, duecentesca, con la bellissima Cappella Paradisi con affreschi del '300; l'antica chiesetta di Sant'Alò, piccolo gioiello romanico; la chiesa di San Salvatore, sorta probabilmente su un preesistente Tempio del Sole di epoca romana; quella di San Pietro con la sua interessante struttura absidale ed il suo chiostro; ed infine il duomo.

Duomo:
Dal corso due vie danno quasi direttamente accesso alla piazza del Duomo: una ricorda il nome di quel Lodovico Aminale da Terni, "il valoroso soldato che al torneo di Barletta aggiunse la sua fronda d'alloro al serto delle glorie italiane"; l'altra, intitolata Via dell'Arringo, ricorda come sulla piazza si volessero raccogliere le assemblee popolari per decidere in pace ed in guerra tutti i bisogni del libero Comune di Terni. Ed eccoci in vista della chiesa, della quale è  assai difficile poter determinare l'epoca della prima costruzione, anche se durante gli ultimi restauri fatti alla pavimentazione del portico berniniano sono venuti alla luce i resti di un abside del sesto secolo con numerose sepolture. All'interno della chiesa, sotto il coro, si trova una costruzione attribuita a S. Pellegrino, primo vescovo della città. Sopra questo oratorio si trovano anche le rovine del delubro sacro a Giove tonante. Il vescovo S. Anastasio fondò il tempio maggiore dedicandolo a Maria Assunta in cielo, ma i restauri e le riduzioni compiute specialmente dal Cardinal Rapaccioli nel 1653 hanno quasi disperso le tracce dell'antico monumento.


San Valentino:
Lo conoscono in tutto il mondo: San Valentino, patrono di Terni e Santo dell'Amore.
Protettore di tutti gli innamorati e di tutte le forme d'Amore:amore per l'altro, per gli altri, amore per l'amore, per la pace, per le buone promesse...amore sotto ogni forma e dentro ogni espressione.
Attraverso la musica e l'arte in generale, attraverso lo sport, la religione:amore nella vita e per la vita stessa.
Questo è quello che la città di Terni si propone di far risuonare come un' eco nel mondo, ogni anno, in occasione del 14 Febbraio.
La popolazione sente vivamente ogni festeggiamento legato al Patrono; si impreziosisce, si illumina. L'ospitalità tutta, la ridente rosa di Hotel, Agriturismo, B&B della regione si organizza per accogliere i migliaia di pellegrini e/o visitatori che raggiungono Terni nel mese di Febbraio.
Per 30 giorni infatti la città del Santo primeggia in Umbria per eventi speciali, di ordine religioso e/o interesse culturale che caratterizzano il programma degli Eventi Valentiniani, le Celebrazioni Religiose, le manifestazioni sportive.
La domenica precedente al 14 Febbraio si festeggia la Festa della Promessa, nella quale fidanzati che si sposano entro l'anno e provenienti da tutta Italia si scambiano una promessa d'amore davanti al Vescovo e al sindaco.

Cascata delle Marmore:

Imboccando da Terni la strada statale Valnerina, si giunge dopo soli 7 km alla Cascata delle Marmore, sicuramente una tappa fondamentale per chiunque decida di visitare le bellezze naturali dell'Umbria. La Cascata delle Marmore è un'opera artificiale di sistemazione idraulica dovuta ai Romani; il fiume Velino, infatti, si allargava negli anni precedenti il 290 a.C. in una vasta zona di acque stagnanti, paludose e malsane. Allo scopo di far defluire queste acque, il console Curio Dentato fece scavare un canale che le convogliasse verso la rupe di Marmore, e da lì le facesse precipitare, con un balzo complessivo di 165 metri, nel sottostante alveo del fiume Nera. Lo spettacolare salto della Cascata delle Marmore ha ispirato poeti e artisti di ogni periodo storico: Virgilio nell' "Eneide", Cicerone e G. Byron nel "Childe Harolds Pilgrimage". Da circa 50 anni le acque della cascata sono utilizzate per alimentare la centrale idroelettrica di Galleto. Di conseguenza la cascata si può ammirare solo in determinati orari. Fu proprio grazie alla ricchezza di queste acque ed alla loro energia, che fu possibile il sorgere, a Terni, di industrie siderurgiche, elettrochimiche ed elettriche.

Ai nostri ospiti offriamo SCONTI SPECIALI PER L'INGRESSO AL PARCO DELLA CASCATA DELLE MARMORE


    

Lago di Piediluco:

Piediluco è un pittoresco centro il cui nome significa "ai piedi del bosco sacro". Con un assetto rimasto quello del medio evo, con le sue basse casette colorate, è in realtà dislocato nello stretto lembo di terra che corre tra il lago ed il monte. Il lago che prende il nome dal paese, è tanto irregolare da sembrare un lago alpino. Molto suggestivo, è circondato da rilievi boscosi, tra i quali è caratteristica per la sua forma di largo cono la montagna dell'Eco. Questa montagna deve il suo nome al fatto che è in grado di rimandare un intero endecasillabo in maniera perfetta. Alle spalle del paese domina la Rocca, dell'XI secolo superba ed imponente. La sua posizione strategica ne fece spesso oggetto di contese tra i signori dei centri limitrofi.Il lago, sede di manifestazioni di canottaggio di carattere mondiale, è un frequentato centro turistico, ed offre la possibilità di praticare vari sport lacustri. Ogni anno, sul lago si svolge la festa delle acque, di antichissima origine, durante la quale è possibile vedere una sfilata notturna di barche addobbate e illuminate, giochi pirotecnici. Da vari anni, ormai, si svolgono dei Master musicali di pianoforte e violino, a cui fanno seguito i concerti tenuti dai partecipanti e dai Maestri nella Chiesa di San Francesco. Durante la stagione estiva è possibile assistere a spettacoli teatrali ed anche concerti di musica Jazz all'aperto con ingresso gratuito.

    


Ferentillo:

Ferentillo è situato nella parte più bella della Valnerina, dove il fiume Nera discende attraverso la gola della "Valle Suppegna". Nel 740 il re dei Longobardi, Liutprando colonizzò questi territori fondando il nuovo paese che venne chiamato Ferentillo (dal latino "Ferentum illi" ovvero "quelli di Ferento"). Il paese è attraversato dal fiume Nera che lo divide in due nuclei: Precetto e Matterella caratterizzati da palazzetti gentilizi, artistiche chiese e vicoli a ventaglio. L'imponente presenza delle due rocche che fin dal 1100 dominano il paese, e di quella di Umbriano serviva come baluardo per la difesa della vicina Abbazia di San Pietro in Valle. Le vicende di Ferentillo seguirono sempre quelle dell'Abbazia e il feudo abbaziale tentò di rendersi indipendente sia dal Ducato di Spoleto sia dal Capitolo Lateranense; il territorio divenne piccolo stato nel 1484 grazie a Papa Innocenzo VIII Cybo che nominò primo Signore il suo figlio naturale (legittimato) Franceschetto Cybo. Questi sposò Maddalena de’ Medici e nel 1515 suo figlio, Lorenzo Cybo, prese in moglie Ricciarda Malaspina unendo così Ferentillo al marchesato, poi principato e ducato, di Massa e Carrara.Grazie al mecenatismo di questa illustre famiglia Ferentillo acquistò importanza non solo dal punto di vista culturale ma anche socio-politico; infatti nel 1563 il principe Alberico Cybo Malaspina firmò gli Statuti garantendo l'indipendenza del territorio da ogni interferenza sia ecclesiastica che spoletina. Un principato libero e sovrano, con proprie leggi e proprio Statuto, "Status Ferentilli Serenissimi Ducis Massae Cybo", che durò fino al 1730 quando Alderano Cybo lo vendette a Nicolò Benedetti di Spoleto, da cui passò in eredità ai Montevecchio di Fano. Ritornato alla Camera Apostolica, nel 1847 Papa Pio IX lo diede al principe di Montholon conferendogli il titolo di "Principe di Umbriano e di Precetto". Ferentillo divenne Comune nel 1860 con l'Unità d’ Italia.


Museo delle mummie di ferentillo:
Il Museo delle Mummie è un museo situato a Ferentillo che espone delle antiche mummie degli abitanti del paese.Il museo venne creato alla fine del XIX secolo,  quando scavi effettuati nella cripta della vecchia chiesa del paese portarono alla luce numerosi corpi mummificati, alcuni dei quali con gli abiti ben conservati. Oggi però l'aria umida entrante dalle finestre ne ha compromesso lo stato di conservazione, sia degli abiti che delle mummie stesse.